sabato 29 dicembre 2012

Assange: The door is open? Propositi per il 2013.

E' apparso, come fa ogni tanto, dal balcone dell'ambasciata ecuadoriana a Londra, dove si è rifugiato a giugno scorso,   ed ha lanciato un nuovo anatema sulla folla:  WikiLeaks si appresta a rilasciare più di un milione di documenti segreti l'anno prossimo, dopo che lui, probabilmente, avrà ottenuto l'estradizione verso la Svezia.
Dopo aver fatto tremare la Casa Bianca e le diplomazie di tutto il mondo, rivelando crimini di guerra e trattative segrete, l'uomo sembra smagrito e pallido, ma sempre battagliero. 
Uno abituato a viaggiare per i continenti è relegato in una stanza di circa 20 metri quadri e sorvegliato a vista, ma dispone di sette computer, pane per i suoi denti... non solo...i supporters di WikiLeaks sono diventati una comunità attiva quasi in ogni Paese.
E mentre attendiamo le nuove rivelazioni, non possiamo non rimanere colpiti dalla sua citazione, che lo rende un po' più "umano": "Se uno crede in qualcosa, deve essere disposto a pagare il prezzo. E questo va bene. Il mio più grande dolore è che questo è un prezzo che i miei figli non sono stati d'accordo a pagare".

Assange dal balcone.

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