venerdì 4 gennaio 2013

Mondezza, mezza ricchezza...

Mentre ci prepariamo ad una nuova  manifestazione per la chiusura della discarica più grande d'Europa  Protesta contro la discarica, a titolo personale sto effettuando una ricerca tra le varie soluzioni possibili per evitare tale scempio. Dopo l'isola fatta di rifiuti da ormeggiare a Fiumicino, Isole dell'immondizia, leggo che in Messico si può comprare il cibo pagandolo in spazzatura.
Allora, le cose sono andate così: Città del Messico conta 25 milioni di abitanti e produce ogni giorno più di 12 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati. Lo scorso gennaio ha chiuso i battenti, per esaurimento, la discarica di Bordo Poniente, che per estensione era diventata grande come 45 campi da calcio. E le autorità, di fronte all'emergenza,  hanno pensato bene di dare un valore commerciale ai rifiuti, per spingere la popolazione alla diffusione della differenziata. Succede quindi che ogni prima domenica del mese ci si può presentare nel parco di Chapultepec con il proprio sacco di rifiuti, rigorosamente differenziati e puliti. Questi vengono valorizzati e pesati e a seconda della categoria (carta, plastica, alluminio, vetro) i cittadini ricevono un voucher spendibile nei negozi e nelle botteghe agricole convenzionate.
I valori del recupero sono ancora piuttosto bassi, ma si pensa già ad aprire nuovi "mercati" del riciclo.

E guardate questa bella operazione di 'guerrilla marketing' , sempre in Messico.

Applauso per il riciclo.

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