sabato 6 luglio 2013

Il precotto è servito!


 (Giancarlo Caracuzzo - Welcome)

Masterchef in tutte le lingue e in tutte le salse (mai definizione fu più appropriata) ha cominciato a creare qualche malumore nelle famiglie americane: Miss MacMillan, vice presidente di una banca d'affari ad Athens, Georgia, ha confessato,  in una intervista al Wall Street Journal, che quando il marito la chiama, intorno alle 17,00, per chiederle se ha qualche brillante idea per la cena, e lei si trova nel bel mezzo di una riunione importante, avrebbe proprio voglia di sperimentare il nuovo coltello da sushi appena comprato sul consorte.
Non bastavano le rogne dell'ufficio e la gestione logistica degli spostamenti familiari (deve passare a recupare i tre figli sparsi per la città), ora si aggiunge anche quest'ansia. Non a caso poi è mercoledì, il momento più difficile della settimana, in cui si inizia ad avere voglia di week-end, ma i ritmi lavorativi sono forsennati.
E non c'è solo Masterchef, con i corsi per diventare cuochi, a influenzare i gusti degli americani: le campagne in favore del mangiar sano di Michelle Obama e il boom della qualità certificata inducono a cambiare rotta rispetto al passato, in cui si faceva grandissimo uso di surgelati scongelati al microonde, consumati magari davanti alla televisione, o in piedi.
Ma come si può ricavare del tempo da dedicare ai fornelli, se la vita è così stressante? Ed ecco che le industrie del precotto forniscono la formula magica: lasciano l'illusione di sembrare cuochi provetti, combinando tre ingredienti in un tempo tra i 20 ed i 25 minuti. Non solo attraverso la cottura a microonde, ma anche con forno tradizionale o classica padella.
Perfino la zuppa Campbell ha ormai a corredo salse ed altri ingredienti con cui modificare il gusto e la ricetta, per far sì che i poveri uomini single (o soli) siano più gratificati.
Insomma, una cosa a metà tra la rivoluzione ed il trucco, tipico del marketing. E la signora MacMillian abbasserà idealmente il coltello da sushi e risponderà: certo caro, avrei in mente delle scaloppine al limone!




Nessun commento:

Posta un commento