domenica 8 settembre 2013

Quanti soldi fa perdere la maleducazione?






Leggevo qualche giorno fa un articolo tratto dall'ultimo saggio dell'economista Jean-Paul Fitoussi sulla "follia razionale globale", che descrive tutte le cose irragionevoli che stanno accadendo al mondo in questi tempi: il livello di disuguaglianza,  la massa delle carriere interrotte, il numero incredibile di persone che non riescono nemmeno ad avviarne una o che non riescono a raggiungere, per qualche anno di contribuzione,   la tanto agognata pensione. E ancora, l'oscenità di alcune remunerazioni e di alcune fortune accumulate in maniera poco trasparente.

In questo scenario, dice Fitoussi, è come se non volessimo vedere quanto questo sia irragionevole, è come se ci fossimo ridotti come quell'uomo che cercava le chiavi sotto un lampione, non perchè le avesse perse proprio lì, ma perchè quello era l'unico punto illuminato della strada. Insomma,  non è solo il Pil per abitante che dovremmo misurare, ma il benessere globale, che non si ottiene con le politiche di austerità dei governi, che, anzi  ci condannano ad un mondo così poco ospitale.

In America, anche per le complicazioni e i malumori collegati alla crisi economica,  le aziende hanno capito che la maleducazione in ufficio è aumentata, e fa perdere soldi (la Cisco System ha valutato in 8,3 miliardi di dollari il danno sostenuto nel 2007) , e stanno ponendo rimedio non solo con la creatività ma anche con gli obblighi dei dipendenti verso i colleghi:

La Dish Network ha iniziato ad organizzare concerti per i suoi dipendenti e relative famiglie e ad essere più flessibile sugli orari per le dipendenti madri che, ad esempio, devono portare a scuola i figli. La National Security Agency invece ha creato un “albero della civiltà” dove i dipendenti appendono i nomi dei colleghi che si sono dimostrati più cordiali; piano piano si accumulano delle “stelle di civiltà” che potrebbero portare a dei premi come una giornata di ferie.
Ma non solo:
Il Louisiana’s Ochsner Health System ha imposto la regola dei 10/5: entro i 5 piedi si deve salutare, ed entro i 10 si deve guardare la persona negli occhi. Ma nessuna azienda batte la Southwest Airlines che ha addirittura creato un dipartimento che ha l’incarico di fare gli auguri di buon compleanno ai dipendenti, esprimere congratulazioni quando nasce un bambino oppure offrire solidarietà in caso di malattia.




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