venerdì 20 settembre 2013

Il rovescio della medaglia.



"La sirena dei fiordi" - particolare - G. Caracuzzo


Leggo un articolo interessante su La Repubblica, che illustra tutti i prodotti creati dalla tecnologia per tracciare ogni cosa e misurare ogni funzione, attraverso App e gadget.
C'è il braccialetto che misura le distanze percorse e le calorie bruciate, la forchetta che ci avverte quando mangiamo troppo in fretta, addirittura un 'App che monitora il nostro stato d'animo per avere, a fine giornata, il grafico dell'umore.

Nella Silicon Valley e' nato anche un movimento, Quantified Self, che promuove ed esalta il bisogno di controllo sulla propria vita, con lo scopo di adottare abitudini più sane.
Il rischio, dicono gli psicologi, è che tutto questo assuma i contorni di un'ossessione.

Ma se ci spostiamo nell'Africa di sempre, nelle campagne lontane dai grandi centri urbani,  che invece sono stati investiti dalla crescita e dal miglioramento delle condizioni di vita, i bambini continuano a morire: settantacinque ogni mille nati, prima di compiere un anno di età, soltanto in Etiopia.
E, contrariamente a quello che appare, questi sono numeri di uno straordinario progresso, perchè il bilancio è diminuito di oltre il 40% negli ultimi quindici anni.

Cosa c'entra la tecnologia, direte voi? La politica governativa e l'associazione Save the Children stanno lavorando capillarmente, ed ora, quando un parto difficile si annuncia, può capitare che un cellulare squilli, da qualche parte, e dal capoluogo parta una ambulanza, affinchè una donna non debba più partorire stremata sul ciglio della strada, cercando soccorso.

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