sabato 23 novembre 2013

Il Dottor Franchettini (incipit)

Illustrazione di Flavia Caracuzzo
 
 
 
"ll Dottor Franchettini lo potevi incontrare tutte le mattine al Bar Lilly intorno alle 7 e 15, 7 e 30 al massimo. Usciva di casa prestissimo e non rinunciava mai al suo caffè macchiato, neanche in pieno inverno. La cosa che più colpiva nel volto rugoso erano gli occhi: chiari, freddi ed impenetrabili, anche quando sembrava sorridere.

I modi erano sempre gentili ed educati, ma nessuno nel quartiere sapeva nulla di quell’uomo. La signora Liliana, proprietaria del bar, raccontava in giro che fosse un medico in pensione e che la moglie era morta già da molti anni. Non aveva figli.

Qualche volta avevo provato ad approfondire, mentre consegnavo le monete per pagare la colazione, depositandole nella mano rugosa ed ingioiellata della signora: “Ma... il dottor Franchettini… lavorava in ospedale?” Lei imbronciava un po’ la bocca, eccessivamente dipinta di rosso, sollevava la curva delle sopracciglia, guardava verso il basso, ma non rispondeva."

 
 
 

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