mercoledì 5 settembre 2012

Sfumature nostalgiche.


Non ho proprio voglia di leggerlo "Cinquanta sfumature di grigio",  perchè mi è bastato pizzicare qua e là tra commenti (di amiche)  e recensioni per capire che  mi annoierei, come in genere mi annoia la pornografia,  soprattutto quando ha l'ambizione di diventare opera , prodotto di culto.

Ho ascoltato invece l'intervista all'autore di "Cinquanta sfumature di minchia", Ottavio Cappellani, che ha avuto l'idea di scrivere un'antiromanzo sul tema,  e sta tallonando l'originale nelle classifiche di vendita online.

Cappellani, ironicamente,  sostiene che le  femmine sicule, frustrate dalla loro condizione tuttora subordinata rispetto ai loro uomini ,  si sono invece scoperte di gran moda,  se paragonate alla protagonista femminile,  asservita completamente alle voglie e alle fantasie del maschio dominatore.

Non a caso proprio nel mio ultimo post parlavo di questi maschi sempre più femminilizzati, metrosexual, che si depilano,  che se non stanno a casa con i genitori fino a quarant'anni, ad un certo punto si fanno scegliere da una compagna, di solito più affidabile e decisa di loro per molti aspetti pratici.

Non vorrei  che la carenza di uomini " normali" stia portando le donne verso derive e sfumature nostalgiche:

"L'uomo deve essere educato per la guerra e la donna per il ristoro del guerriero: tutto il resto è sciocchezza. Al guerriero non piacciono frutti troppo dolci. Perciò gli piace la donna; anche la donna più dolce è amara."  Friedrich Nietzsche





Nessun commento:

Posta un commento