mercoledì 30 maggio 2012

- ISTITUZIONI + SOLIDARIETA' = FRAGILITA'?



Da qualche giorno è attivissimo il tam tam social-mediatico per segnalare necessità e convogliare tutti i possibili aiuti alle popolazioni terremotate, con la diffusa richiesta di annullare la parata del 2 giugno e destinare l'investimento per l'evento alle stesse popolazioni.

Non a caso tra le prime avvertenze diffuse, subito dopo quella di preparare una sacca con poche cose da trasportare via in caso di evacuazione , oppure quella di rifugiarsi sotto i tavoli in caso di nuove scosse significative, c'era quella di lasciare libera tutte le connessioni wi-fi per consentire uno scambio di comunicazioni più immediato e capillare.

Insomma, in giro sembra esserci molta solidarietà, che però in questo momento attinge molto dal sentimento di sfiducia generalizzata verso le istituzioni e la politica, facendo proprio rima con fragilità.

La Solidarietà non può sostituire i diritti: se c’è tanto bisogno di azioni solidali è perché
qualcosa non funziona nel tessuto sociale, ci sono vuoti di partecipazione, deficit di
responsabilità da parte dei cittadini e dello stato. Il volontariato non deve sanare queste
mancanze, ma anticipare e sperimentare soluzioni possibili per favorire la crescita della
comunità” [Don Luigi Ciotti]

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