domenica 17 giugno 2012

Un mondo senza coming out.

Una volta scoperchiato il vaso di Pandora, in questi giorni non si parla di altro: quanti giocatori gay annoverano le  squadre di calcio? E quanti non vengono allo scoperto, continuando a frequentare, addirittura sposare, donne belle e famose?

In tempi non sospetti,  un mio amico gay, la cui stanza era tappezzata di manifesti del suo idolo calciante, si professava certissimo del fatto che il ragazzo in oggetto, nonostante una moglie,  appartenesse all'"altra sponda".

 Siccome ogni gay maschio che si rispetti è sempre alla ricerca di tracce di omosessualità latente, soprattutto se il soggetto in esame è un bellissimo uomo,  non gli davo peso più di tanto. Ed invece...

Poichè è vero che è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio (i genitori non sanno assolutamente delle sue preferenze sessuali), il mio amico quando deve ospitare i genitori che vivono in un'altra città, toglie tutti i manifesti del suo idolo dalle pareti e si inventa fidanzate sparse.

Quando gli ho chiesto perchè non provasse a dirlo, mi ha detto che non se la sentiva di dare un dispiacere ai suoi. Non l'ho giudicato.

D'altra parte, sinceramente, i coming out "urlati" dei vari personaggi dello spettacolo non raccolgono la mia simpatia.  Quelli piagnoni e lagnoni, poi, sono insopportabili.  L'ultimo che ho sentito:

http://video.repubblica.it/cronaca/il-coming-out-del-giornalista-rai/98418?video=&ref=HRESS-31

Nel racconto mitologico il famoso vaso, ricevuto in dono da Zeus con il divieto di aprirlo,  viene scoperchiato da Pandora, che non riesce a trattenere la curiosità. L'unica cosa che rimarrà nel fondo del vaso sarà la  speranza. Il mondo diverrà desolato e triste, finchè non la lascerà fluire libera.

Utilizzerei una porzione di quella speranza per augurarmi che non si debba discutere della identità sessuale delle persone. Ci terrei proprio.

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